Secondo i dati dell’Ufficio Federale dell’Energia svizzero (UFE), nel 2016 la Svizzera ha registrato importazioni nette di elettricità per 3,9 miliardi di kWh (TWh), che hanno determinato, per la prima volta nel corso di un intero anno civile, un saldo monetario negativo del commercio elettrico estero di 145 milioni di franchi svizzeri, dal momento che per le importazioni (38 TWh) si sono spesi 1.532 milioni di franchi svizzeri (4,04 ct./kWh), mentre i proventi delle esportazioni (34,1 TWh) sono stati pari a 1.387 milioni di franchi (4,09 ct./kWh).
La Svizzera ha respinto la proposta referendaria sulla chiusura anticipata delle sue centrali nucleari, avanzata dal partito di opposizione dei Verdi, che prospettava il graduale spegnimento dei reattori al raggiungimento dei 45 anni della loro vita operativa.
La decisione d’investimento del gestore della rete di trasporto del gas del Belgio, Fluxys, di rendere bi-direzionali (da sud a nord) i gasdotti Transitgas (Svizzera) e TENP (Germania) a partire dalla fine dell’estate 2018, darà un nuovo impulso verso un mercato europeo del gas naturale più interconnesso e flessibile.