L’utility tedesca RWE AG ha completato la vendita della controllata DEA AG, attiva nel settore dell’esplorazione e produzione di petrolio e gas, al Fondo d’investimento privato LetterOne, con sede a Lussemburgo, appartenente all’oligarca russo Mikhail Fridman.
L’operazione, che era stata annunciata nel mese di gennaio, è stata chiusa per un importo di 5,1 miliardi di Euro, valore leggermente inferiore a quello inizialmente concordato, a causa delle fluttuazioni intervenute sui tassi di cambio.
Le quattro utilities energetiche europee EDF, Gas Natural Fenosa, RWE e Vattenfall, hanno deciso di ritirarsi dall’organizzazione informale europea Zero Emissions Platform (ZEP), costituita per promuovere attività e progetti di ricerca e sviluppo sulla cattura e stoccaggio delle emissioni di carbonio (CO2), a causa dei costi ancora troppo elevati di tale tecnologia. Le quattro compagnie ritengono infatti che in Europa, tuttora, non ci siano sufficienti condizioni economiche per rendere attraenti gli investimenti nelle tecnologie di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2 presso gli impianti di generazione termoelettrica.
Le maggiori utilities tedesche come E.ON e RWE lottano per mantenere le loro quote di mercato, a causa della transizione alle energie rinnovabili che ha comportato un decentramento della generazione elettrica e una diminuzione dei loro profitti in Germania.
RWE ha ripreso a fornire gas naturale all’Ucraina nel 2014, in base ad un accordo quinquennale firmato nel maggio 2012 tra Naftogaz e RWE Supply & Trading, che prevede consegne fino a 10 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale.