Il conflitto tra Russia e Ucraina continua a influenzare al rialzo i prezzi dei materiali energetici.
A seguito dell’embargo dell’UE sull’acquisto di petrolio russo, seguito a quello degli Stati Uniti e del Regno Unito, amplificano l’instabilità dei prezzi.
Nonostante le problematiche legate al gas continuano ad aumentare, con i tagli del Nord Stream alla Germania, la domanda rimane relativamente ancora bassa per motivi stagionali. Al contrario la domanda di prodotti petroliferi, benzina e diesel in testa, continua a crescere con sempre più ostacoli per approvvigionamento e prezzi anche nel settore della raffinazione.
Nel corso di una recente riunione, il Consiglio di Amministrazione di Gazprom ha deciso di avviare nel 2019 lo sviluppo su vasta scala del campo a gas di Kharasaveyskoye. Si stima che il giacimento che si trova a nord di Bovanenkovo – principalmente sulla terraferma nella penisola di Yamal e in parte al largo nel bacino del Mare di Kara – possieda enormi riserve di gas, stimate in circa 2.000 miliardi di metri cubi (categorie C1 + C2).
In Russia, è stata ufficialmente avviata la produzione del primo treno di liquefazione di gas naturale di 5,5 milioni di tonnellate annue (Mt/a) di capacità della Yamal LNG, la joint venture costituita dalla compagnia privata russa Novatek (50,1%) in collaborazione con la compagnia francese Total (20%), la cinese CNPC (20%) e il fondo cinese Silk Road Fund (9,9%) sostenuto da primarie istituzioni finanziarie cinesi
La holding statale russa Rosneftegaz ha ceduto il 19,5% delle azioni della compagnia petrolifera Rosneft a un consorzio internazionale formato dalla multinazionale Glencore e della Qatar Investment Authority (QIA), per un controvalore di circa 11,37 miliardi di dollari (ovvero circa 10,5 miliardi di Euro) che rappresenta storicamente la più importante privatizzazione russa.
A margine del World Energy Congress di Istanbul, Russia e Turchia hanno firmato un nuovo accordo bilaterale per lo sviluppo del gasdotto TurkStream. L’ intesa prevede la costruzione di due linee attraverso il Mar Nero (ciascuna di 15,75 miliardi di metri cubi/anno di capacità) e di una linea sulla terraferma per il trasporto del gas fino ai confini della Turchia con l’Europa.
Il Ministero dello Sviluppo Economico russo ha annunciato che il piano statale per privatizzare la compagnia petrolifera statale Rosneft sarà ripreso entro la fine del 2016, mediante la vendita di una quota azionaria del 19,5 per cento
La compagnia russa Gazprom ha rivisto nuovamente al ribasso le proiezioni sulla sua produzione di gas naturale nell’intero esercizio 2015, ricalcolandola in 427 miliardi di metri cubi, ovvero in calo del 3,8% rispetto alla produzione di 445 miliardi di metri cubi registrata nel 2014
In Russia, il 24 ottobre 2014 è stata lanciata la prima asta del gas naturale presso il St. Petersburg International Mercantile Exchange (SPIMEX). Dopo anni di sperimentazioni e ritardi, l’evento ha rappresentato il primo passo tangibile della riforma mirata a liberalizzare il mercato del gas russo; le contrattazioni di Borsa renderanno possibile per i grandi consumatori di gas acquisire più facilmente e in modo più trasparente le forniture di Gazprom e degli altri produttori indipendenti. Tra i principali partecipanti ammessi alle negoziazioni del gas figurano produttori come Rosneft, Gazprom Mezhregiongaz, Novatek, imprese elettriche, agrochimiche e metallurgiche come Fortum, Enel Russia, KES-Trading, Severneft-Urengoy, INTER RAO ed altre.
Sud Africa e Russia hanno firmato un accordo di cooperazione, in base al quale società statale russa Rosatom potrà fornire fino a 8 reattori nucleari con una capacità complessiva di 9,6 gigawatt (GW) per il programma nucleare del Sud Africa, per un valore di 40-50 miliardi di $USA. La prima delle nuove centrali nucleari in Sud Africa dovrebbe essere completata nel 2023.
L’accordo di collaborazione nel settore dell’energia e dell’industria nucleare è stato firmato dal capo della società statale russa Rosatom, Sergei Kiriyenko, e dal Ministro dell’Energia sud africano Tina Joemat-Pettersson, nel quadro della 58-esima Conferenza dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) di Vienna
Dopo l’approvazione, nell’ottobre 2013, della legge sull’apertura delle esportazioni del gas naturale, il Governo russo ha assegnato nuove licenze per l’export di gas naturale liquefatto alle compagnie Gazprom Export, Rosneft e Yamal LNG, eliminando concretamente il monopolio di Gazprom sulle esportazioni russe di gas
La Federazione Russa ha notificato al Segretariato della World Trade Organization (WTO) il 30 Aprile scorso una denuncia contro l’Unione europea in merito alle misure applicate dall’UE relativamente al cosiddetto “Terzo Pacchetto Energia”, accusando l’Ue di discriminare i fornitori di gas ed elettricità dei paesi terzi, in violazione delle norme internazionali previste dalla Organizzazione mondiale del commercio.
