EDF Energies Nouvelles, filiale dedicata alle energie rinnovabili del gruppo Électricité de France (EDF), ha annunciato l’acquisizione di una quota di maggioranza nella società UPC Asia Wind Management (AWM), che sviluppa e costruisce progetti eolici in Cina.
Il 22 settembre scorso il gruppo francese EDF ha presentato il suo nuovo piano strategico, fissando per la prima volta un obiettivo di crescita della capacità di generazione elettrica da fonti rinnovabili, una vera rivoluzione in una compagnia dove la “cultura nucleare” è stata fino ad oggi dominante.
Il Presidente Jean-Bernard Lévy ha illustrato ai manager francesi e delle principali filiali europee a Parigi, Bristol, Milano e Bruxelles la nuova filosofia della compagnia, che intende diventare completamente “carbon free” nella generazione elettrica entro 2030, anno in cui la Commissione europea si prefigge di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 40% rispetto al 1990.
Il governo francese ha approvato un piano di ristrutturazione dell’industria nazionale nucleare, che prevede la fusione delle attività nucleari dei gruppi energetici EDF e Areva, entrambi appartenenti allo Stato francese con quote azionarie dell’ 84,5% (EDF) e dell’87% (Areva).
In base alle “guidelines preliminari” annunciate dal Presidente François Hollande, tutte le attività di progettazione, direzione lavori e commercializzazione di reattori delle due aziende saranno concentrate in una unica società, denominata Areva NP e controllata da EDF.
Le quattro utilities energetiche europee EDF, Gas Natural Fenosa, RWE e Vattenfall, hanno deciso di ritirarsi dall’organizzazione informale europea Zero Emissions Platform (ZEP), costituita per promuovere attività e progetti di ricerca e sviluppo sulla cattura e stoccaggio delle emissioni di carbonio (CO2), a causa dei costi ancora troppo elevati di tale tecnologia. Le quattro compagnie ritengono infatti che in Europa, tuttora, non ci siano sufficienti condizioni economiche per rendere attraenti gli investimenti nelle tecnologie di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2 presso gli impianti di generazione termoelettrica.
Il nuovo Presidente e Direttore Generale di Electricité de France (EDF), nel corsso del suo primo intervento al Parlamento francese, ha auspicato un riequilibrio dei prezzi interni dell’elettricità, che a suo parere negli ultimi anni sono stati mantenuti troppo bassi dal Governo francese, recando un danno alla compagnia, che ha visto aumentare il proprio indebitamento
Il consorzio industriale francese Exeltium ha siglato un accordo con EDF che permetterà di rimodulare i prezzi delle forniture di elettricità in modo tale da permettere alle imprese di recuperare competitività. In base al protocollo d’intesa, il prezzo dell’elettricità potrà essere diminuito immediatamente del 20% a fronte della possibilità – a seconda dell’evoluzione del prezzo di mercato dell’elettricità – di recuperare gli eventuali aumenti in un periodo successivo (a partire dal gennaio 2019).
Il Brasile possiede ottimi requisiti per affermarsi come uno dei principali attori mondiali nel settore dell’energia eolica, secondo le recenti dichiarazioni di Gerard Mestrallet, Presidente di GDF Suez
Gli aumenti previsti nel lungo termine per la domanda elettrica francese ritarderanno di almeno due tre anni, rispetto alle stime elaborate dal gestore della rete elettrica francese, RTE.
Il gestore in precedenza aveva annunciato un fabbisogno di 540 terawattore (TWh) anno entro il 2025, nello scenario di riferimento, sia pure in un intervallo compreso tra 480 TWh e 570 TWh.
