Enea ha pubblicato lo studio “Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale” per evidenziare le misure a livello normativo che potrebbero favorire il risparmio sui consumi di riscaldamenti, ma anche quelle comportamentali legate all’uso di gas o elettrodomestici e elettricità. La stima corrisponde a 6,8 miliardi di metri cubi di gas l’anno risparmiati.
Le paure di uno stop totale degli approvvigionamenti provenienti dalla Russia hanno fatto parlare di possibili soluzioni di razionamenti, lo studio evidenzia invece il ruolo che avranno incentivi e cambio dei comportamenti individuali.
Terna ha pubblicato i “Dati provvisori di esercizio del Sistema elettrico nazionale 2021”, il report che evidenzia e analizza i dati più significativi dell’anno passato del servizio di dispacciamento.
Il Tso evidenzia come il 2021 è stato un anno di aumento dei consumi dovuto anche alla ripresa delle attività produttive dopo la pandemia globale
I consumi elettrici italiani rimangono in positivo.
Il report pubblicato da Terna mostra ad aprile una domanda di elettricità di 24,1 miliardi kWh (+0,6% rispetto ad aprile 2021 e +0,4% rispetto a marzo 2022).
Questo dato va contestualizzato dal fatto che il mese ha avuto due giornate lavorative in meno (19 anziché 21) e una temperatura media di 0,8°C superiore rispetto all’anno precedente. Il dato destagionalizzato indica una crescita del 2,8%.
Le previsioni della Commissione Europea stimano una crescita del Pil perl’Italia del 2,4%, inferiore rispetto alla stima del 4,3% effettuata lo scorso novembre..
Crescono anche i timori per l’inflazione, il rischio di un periodo di stagflazione – cioè contemporanea mancanza di crescita e aumento dei prezzi – è preso in considerazione dal report della Commissione “Alternative Scenarios on the economic outlook”
Secondo recenti dati rilasciati da Terna, nel mese di agosto i consumi elettrici italiani hanno fatto registrare una ripresa di circa il 4% rispetto al mese precedente (-1,4% su agosto 2019), una inversione di tendenza rispetto alle contrazioni di marzo, aprile, maggio e giugno.
Il dilagare della pandemia di coronavirus in Italia e le conseguenti necessarie misure adottate dal governo per contrastarla ha iniziato a far sentire i suoi effetti sull’andamento dell’economia del nostro Paese con una drastica riduzione, tra gli altri, dei consumi energetici.
Secondo le rilevazioni del GSE, nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2019 si è arrivati a una produzione di biometano pari a circa 52 mln mc all’anno, il 4,7% del limite massimo ammesso pari a 1,1 mld di standard metri cubi.
La domanda italiana di gas naturale nel mese di Ottobre si è attestata a 4.556 milioni di metri cubi, ovvero a 48,2 terawattore (TWh), facendo registrare una riduzione del 5,2%, rispetto allo stesso mese del 2013.
Secondo i dati comunicati dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), la diminuzione è stata determinata principalmente dai minori consumi di gas nelle centrali elettriche, che sono scesi del 10,3% a 1.628 milioni di metri cubi, mentre nel settore industriale e nella distribuzione civile la domanda è scesa rispettivamente del 5,3%, a 1.092 milioni di metri cubi, e dell’1,8%, a 1.639 milioni di metri cubi.
