Si è svolta il 22 novembre 2022 presso il Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli la Seconda Conferenza annuale dell’Italian Forum of Energy Communities – IFEC, dal titolo: “Governance ed innovazione tecnologica nelle Comunità Energetiche: dalla fase sperimentale al nuovo regime”.
il Forum promosso dal WEC Italia – Comitato Nazionale Italiano del World Energy Council e dall’Energy Center del Politecnico di Torino a sostegno dello sviluppo delle Comunità Energetiche italiane, si è da subito distinto come punto di riferimento nel dibattito sulle CER, e grazie anche al contributo del suo network associativo multistakeholder ne ha approfondito i diversi aspetti.
La Seconda Conferenza Nazionale IFEC, organizzata in collaborazione con la Cattedra di Diritto dell’Energia dell’Università Federico II, è stata dunque occasione per fare il punto su temi cruciali quali il quadro regolatorio di riferimento, i modelli organizzativi per la costituzione e gestione delle CER/AUC, le piattaforme digitali di gestione delle Comunità Energetiche, le implicazioni sulle reti di distribuzione e i sistemi di accumulo, il ruolo sociale delle CER e le nuove entità imprenditoriali, le potenzialità per le diverse realtà territoriali, i sistemi di monitoraggio e comunicazione dei dati.
Anche quest’anno, la Conferenza ha rappresentato inoltre il palcoscenico per l’assegnazione del riconoscimento IFEC all’iniziativa CER distintasi per innovazione sociale, economica e tecnologica. Il titolo di “CER dell’anno” 2022 è andato alla CER di Riccomassimo (TN) dell’Associazione La Buona Fonte, che si è contestualmente aggiudicata anche un contributo del valore di 2400 euro messo a disposizione dalla famiglia del Prof. Emerito Michele Calì, per attività finalizzate allo sviluppo della CER stessa.
I PROTAGONISTI
Hanno preso parte all’evento Gaetano Manfredi (Sindaco di Napoli), Filippo De Rossi (Delegato del Rettore alle politiche per la sostenibilità, Università Federico II di Napoli), Romano Borchiellini (Coordinatore Energy Center PoliTO e membro del Board IFEC), Gabriella De Maio (Coordinatrice IFEC e Prof.ssa di Diritto dell’energia, Università Federico II), Paolo D’Ermo (Segretario Generale WEC Italia e membro del Board IFEC), Andrea Galliani (Vicedirettore della Direzione Mercati, ARERA), Cristina Vajani (Responsabile Promozione e Assistenza alle Imprese, GSE), Ivo Gattulli (Head of Country, Italy, Cleanwatts Energy), Giovanni Tagliabue (Director Product Development and Innovation, Edison Next), Carmine Lisanti (Sindaco di Ferrandina), Rosa Colle (Socio dirigente Colle Impianti), Emiliano Mian (Direttore Comunità Collinare del Friuli), Giambattista Turridano (Consigliere di amministrazione Comunità Collinare del Friuli), Paolo Maggia (Presidente Ener.bit), Gilberto Dialuce (Presidente, ENEA ), Maurizio Ferraris (Sales Manager Energy business unit, Maps Group), Giacomo Cantarella (Consigliere AssoESCo), Luca Degli Esposti (Amministratore Delegato IOOOTA), Attilio Di Sabato (Market & Regulation Analyst, Enerbrain), Francesco Meneghetti (Ceo, Fabbrica Digitale), Sergio Olivero (Head of Business&Finance Innovation, Energy Center PoliTO), Fabio Armanasco (Responsabile Progetto Comunità energetiche, RSE), Isabella Buttino (Consigliere Comunale, Comune di Collesalvetti), Federico Rossi (Transizione Energetica e Politiche UE, Assocostieri) Carmine Lisanti (Sindaco di Ferrandina), Luca Ventorino (Segreteria Tecnica, Ministero della Transizione Ecologica), Massimiliano Giannocco (Responsabile Rapporti con Istituzioni ed Enti Locali, UNEM), Carlo Tacconelli (CEO Engreen), Luca Barbero (Coordinatore GoCER) Giovanni Delibra e Andrea Micangeli (Docenti di Sistemi Energetici DIMA – Università La Sapienza di Roma) Chiara Candelise (Founder and CEO, Ecomill), Andrea Lanzini (Docente Politecnico di Torino, Energy Center).
LE SESSIONI
Quattro sessioni tematiche hanno scandito i dibattiti dell’intensa giornata di lavori. La sessione d’apertura è stata dedicata al tema dell’evoluzione della governance delle CER, che rivestirà un ruolo fondamentale per lo sviluppo delle diverse iniziative, seguita da quella sulla digitalizzazione e delle piattaforme legate allo sviluppo e gestione delle comunità energetiche. Le due sessioni pomeridiane si sono concentrate su approfondimenti verticali riguardanti le aree portuali e le stazioni di servizio e servizi innovativi per il territorio
Nell’attesa dei decreti attuativi, numerosi sono gli spunti emersi che identificano nelle CER un elemento chiave nella transizione ecologica per il nostro Paese. Le CER, infatti, consentono di sfruttare al meglio le opportunità legate alla generazione distribuita nell’ottica di massimizzarne l’autoconsumo e di produrre sul territorio vantaggi di natura ambientale, sociale ed economica.
• Le comunità energetiche oggi rivestono un ruolo importante non solo perché sono viste come la migliore espressione della transizione energetica, ma anche perché sono a tutti gli effetti uno strumento di diffusione e di sensibilizzazione energetica.
• Con l’arrivo dei decreti attuativi, si potranno superare le complessità che sono inesorabilmente ancora presenti per lo sviluppo delle CER. In particolare, il passaggio dalla cabina secondaria a quella primaria dovrebbe dare un significativo impulso al settore comportando al contempo una riduzione dei costi.
• In attesa delle disposizioni che porteranno dalla fase sperimentale al nuovo regime, è fondamentale focalizzare l’attenzione sul valore della condivisione. La dimensione sociale è il motore delle iniziative CER: il cittadino messo al centro può essere il vero attore delle aggregazioni
• Uno degli obiettivi dello sviluppo delle CER dev’essere il contrasto alla povertà energetica. Il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera nonché di tutti i suoi comparti è un aspetto chiave per traguardare questo obiettivo.
• Occorre massimare l’autoconsumo attraverso l’efficienza energetica ed incentivare l’elettrificazione. L’esigenza di un maggiore efficientamento energetico e l’urgenza di stabilizzare il prezzo dell’energia sia nei contesti industriali che nel terziario, traineranno la domanda FER e apriranno nuove opportunità in ottica CER.
• I sistemi digitali nondimeno giocheranno un ruolo fondamentale. Dalle esperienze di cui è stata portata testimonianza, come le CER di Carrù e Vallegrana, emerge un warning sulla sostenibilità finanziaria delle piattaforme digitali. L’auspicio è che il nuovo regime permetta di sviluppare a pieno i sistemi digital a supporto delle CER, possibile solo attraverso un dialogo costruttivo con gli operatori digitali.
• La principale funzione delle piattaforme digitali riguarda la raccolta delle informazioni e dei dati che vengono generati dalla CER e l’interoperabilità potrà favorire questo processo.
• Molti soggetti investono sulle CER con l’obiettivo di sviluppare nuovi impianti: emerge in questo senso la necessità di accelerare gli iter autorizzativi e non lasciare “raffreddare” i progetti in cantiere che stanno nascendo a livello nazionale.
• In un Paese come l’Italia circondato dal mare è fondamentale progettare investimenti sulle CER anche nelle aree portuali. Un primo esempio delle potenzialità in questo campo viene dal porto di Civitavecchia, che si sta interessando allo sviluppo di una CER portuale, sebbene con regole transitorie e senza la possibilità di impianti singoli oltre 1MW. A livello internazionale, il porto di Anversa presenta ad oggi più di 50 generatori a terra. Attualmente lo sviluppo della CER in questo ambito si dirige verso l’eolico offshore non galleggiante.
• Quelli portuali sono distretti fortemente energivori e muovono l’economia di molti Paesi. Ci si è interrogati su come il legislatore debba intervenire per dar vita anche in queste aree alle CER, con gli stakeholder portuali che esprimono l’esigenza di impianti maggiori di 1 MW.
• Nello sviluppo delle CER portuali saranno protagonisti fotovoltaico e autoconsumo. Le aree portuali si troveranno a dover fronteggiare diverse criticità: in primis, la gestione di potenze elevate delle navi da crociera in sosta. In tale contesto, l’idrogeno come soluzione per lo stoccaggio energetico e il suo impiego per colmare picchi di domanda mostra potenzialità interessanti. Centrali eoliche offshore potrebbero essere impiegate nella produzione di idrogeno.
• In una prima fase, integrare efficacemente l’Impiego delle fonti rinnovabili con quelle convenzionali, almeno per quanto riguarda i progetti sulle attività portuali, può facilitare lo sviluppo del settore. Un progetto complesso come una CER portuale può essere facilitato sfruttando le sinergie presenti tra i due settori, non basterà sostituire il combustibile fossile con l’idrogeno.
• Si tratta di un modello che va pensato mettendo in atto le esigenze del sistema elettrico, delle attività portuali e della comunità energetica. Le rinnovabili dovranno dare un grosso contributo nella transizione accompagnandola ma non sostituendo le infrastrutture già esistenti, se non altro nella fase di avvio.
• Per quanto riguarda le stazioni di servizio del futuro, ci si è soffermati sul tema delle infrastrutture di ricarica, in due fattispecie specifiche: superstrade e centri urbani, andando a declinare due differenti tipologie di sistemi, uno in media tensione con infrastrutture da 175 kW e uno in bassa tensione con infrastrutture da 100 kW. Anche tramite il sostegno allo sviluppo di queste soluzioni, le CER potranno avere un ruolo importante per favorire la decarbonizzazione di un settore, quello dei trasporti, che a livello globale vede i carburanti tradizionali ancora protagonisti, con oltre al 90% del fabbisogno energetico del settore soddisfatto (al 2030 si stima che tale contributo sarà ancora del 70%). A livello nazionale per far ciò sarà tuttavia necessario un intervento strutturato e valido di modernizzazione della rete di distribuzione.
La Conferenza Nazionale è stata preceduta anche quest’anno da una knowledge dinner riservata ai membri del Forum. Un’occasione di approfondimento e al tempo stesso di networking che è stata anche occasione per incontrare e presentare la CER dell’anno 2022, premiata pubblicamente il giorno seguente durante la Conferenza.