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Lo scorso 27 maggio si è tenuto a Milano il seminario “La mobilità sostenibile nel contesto della transizione energetica – sfide e opportunità per l’Italia”, un incontro di formazione per giornalisti sulle prospettive per il settore della mobilità sostenibile.

Le prospettive per il settore della mobilità sostenibile, il ruolo delle tecnologie e delle infrastrutture, il quadro regolatorio. Questi, alcuni dei temi affrontati durante il seminario di formazione per giornalisti “La mobilità sostenibile nel contesto della transizione energetica – sfide e opportunità per l’italia”, organizzato  dal WEC italia, in collaborazione con Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) e Ugis (Unione giornalisti italiani scientifici) lo scorso 27 maggio a Milano.

I dibattiti, introdotti da Alberto Pieri, segretario generale Fast e vicepresidente vicario Ugis, e moderati da Paolo D’Ermo, Segretario Generale del WEC Italia sono stati aperti dagli interventi di inquadramento del presidente di Confindustria Energia, Giuseppe Ricci e dal segretario generale di Motus-E, Dino Marcozzi. 

“La transizione che sta attraversando il settore dei trasporti ha modificato il modo di concepire la mobilità, a partire dalle tecnologie disponibili fino ai nuovi servizi”, ha sottolineato il Presidente Ricci “l’Italia deve sfruttare le  sinergie tra filiera energetica e automotive per sviluppare soluzioni sempre più compatibili con l’ambiente e per promuovere la competitività del nostro Paese. Gli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), in fase di definizione, saranno raggiunti solo se verranno previsti interventi compatibili con la realtà industriale e sociale del nostro Paese”.

A valle dell’intervento del Segretario Marcozzi sulle opportunità strategiche che offre la mobilità elettrica per il sistema energetico italiano e per la filiera automotive, il direttore Consulting, solutions & services division del Cesi, Gianluca Marini si è soffermato sulle sfide tecniche per la e-mobility. Con adeguate misure normative e con l’implementazione di tecnologie innovative a supporto, il settore della mobilità elettrica potrebbe rappresentare un’opportunità per facilitare la transizione verso un sistema ad elevata penetrazione di fonti rinnovabili non programmabili. In linea con gli obiettivi stabiliti dal PNIEC l’utilizzo della capacità di accumulo di energia dei veicoli elettrici concorrerebbe infatti all’aumento della flessibilità del sistema elettrico nazionale.

Incentrato sulla mobilità elettrica anche l’intervento del business development manager di Axpo Italia, Roberto Udali, che ha presentato i tre modelli di business dell’azienda nel settore: infrastrutture pubbliche di ricarica, soluzioni integrate per le imprese e car sharing elettrico.

Matteo Iemmi, head of business development & innovation di Edison, ha continuato sui servizi di base offerti dalla compagnia per lo switch elettrico e di quelli avanzati come l’audit per la conversione delle flotte e il V2G, ricordando anche l’impegno di Edison nel settore degli usi finali del LNG/CNG nel settore dei trasporti terresti (e marittimi), con circa 250 stazioni GNC rifornite, pari al 20% del mercato, di cui 20 a marchio Edison.

La transizione del settore della mobilità rappresenta una sfida industriale e in tal modo va affrontata, ha evidenziato il responsabile relazioni esterne, affari istituzionali e comunicazione del Gruppo Api, Francesco Luccisano. La rete carburanti rappresenta un settore chiave per questo processo: IP, con oltre 5.200 punti vendita può favorire l’implementazione di nuovi modelli di mobilità, nuove alimentazioni, nuove modalità di acquisto.

Il senior vice president di Snam 4 Mobility, Andrea Ricci, ha aggiunto poi come i “nuovi gas”, biometano, idrogeno e Ch4 rinnovabile, forniranno un supporto chiave per la decarbonizzazione del settore: valutando le emissioni sull’intero ciclo vita dei veicoli, le emissioni di gas serra dei mezzi alimentati a biometano sono paragonabili a quelle dei migliori veicoli elettrici. Ricci ha delineato in conclusione i targhet di medio termine di Snam 4 Mobility, tra cui: 300 stazioni GNC/GNL; investimenti nel biometano superiori ai 60 MW; soluzioni di logistica per il GNL con la micro liquefazione; diffusione veicoli CNG/LNG in Italia a livello del benchmark (Emilia Romagna); Forte preponderanza dell’ LNG nel traffico pesante.

Il seminario è stato arricchito da una partecipata sessione di Q&A che ha visto i relatori tornare sui temi trattati rispondendo alle richieste di approfondimento provenienti della platea composta da giornalisti ed esperti del settore.

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